giovedì 27 gennaio 2011

MiCO - Quartieri: Nella giornata della memoria tristi notizie arrivano dall’Africa

Dichiarazione congiunta di Francesco Poirè - portavoce di MiCO – Milano Contro l’Omofobia – e Patrizia Quariteri – Consigliere Comunale

Nella giornata della memoria tristi notizie arrivano dall’Africa


Lo scorso maggio in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia insieme abbiamo organizzato, grazie anche alla disponibilità del Presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri, un incontro c/o la sala Alessi di Palazzo Marino dal titolo “Diversamente uguali, ugualmente diversi”.

Tra gli invitati c’era Eilo Polizzotto dell’ONG “Non c’è pace senza giustizia” (No Peace Without Justice –NPWJ) che ci raccontò l’allarmante situazione omofoba in Uganda alimentata dai fondamentalismi religiosi. La situazione, nei mesi successivi è degenerata arrivando, alla pubblicazione in prima pagina sul giornale ugandese “Rolling Stone” del 16 ottobre delle foto di 100 attivisti omosessuali, o presunti tali, del paese con l’invito ad ucciderli.

In questo giorno, oltre a ricordare i 7000 morti accertati tra il 1933 e il 1945 condannati per aver violato il paragrafo 175 e a ricordare le centinaia di omosessuali italiani mandati al confino, ci tocca constatare che la minoranza gay, lesbica, bisessuale, transessuale e trans gender è ancora in molte parti del mondo senza diritti e quindi senza dignità sociale, Italia compresa; e che purtroppo in alcuni paesi la minoranza LGBT è anche vittima di incarcerazione e pena capitale.

In questi giorni dall'Africa arrivano notizie allarmanti.

Le associazioni per i diritti delle persone LGBTQ dal Sud Africa hanno lanciato un appello internazionale per chiedere al loro Presidente di impegnarsi contro gli "stupri correttivi": le ragazze lesbiche vengono violentate con brutalità perché si pensa che questo possa “guarirle” dalla loro omosessualità e le associazioni “Non c’è Pace senza Giustizia” e l’ ”Associazione Radicale Certi Diritti” rendono noto che ieri in Uganda il militante per i diritti delle persone omosessuali ed iscritto all'Associazione Radicale Certi Diritti David Kato Kisule è stato ucciso.

Volevamo esprimere alle associazioni “Non c’è Pace senza Giustizia” e all’”Associazione Radicale Certi Diritti” la nostra vicinanza.

La foto di David era stata pubblicata da “Rolling Stone” e le ONG l’avevano salvato più volte da tentativi di linciaggio.

David era stato recentemente in Europa al congresso dell’Associazione Radicale Certi Diritti a Roma e successivamente era stato audito dalla Sottocommissione Diritti Umani del Parlamento Europeo, in entrambi i casi aveva portato la sua testimonianza diretta delle persecuzioni alla comunità LGBTQ nel suo paese.

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